La nuova Costituzione federale garantisce ai cittadini svizzeri il diritto di voto. Tuttavia le donne non sono incluse.
Il 7 febbraio 1971, gli uomini svizzeri hanno votato a favore della modifica costituzionale che in futuro avrebbe permesso alle donne svizzere di godere dei loro stessi diritti politici (65,7% sì, 34,2% no). Ma è soprattutto grazie alle donne svizzere coraggiose e impegnate e ai loro decenni di lotta che la questione è diventata oggetto del dibattito politico e tutte le forze si sono mobilitate per convincere la maggioranza della popolazione e dei cantoni.
Qui potete leggere le tappe del lungo e tortuoso cammino che ha condotto al suffragio femminile in Svizzera.
La lumaca del SAFFA
Nell’estate del 1928 si svolge l’Esposizione nazionale svizzera del lavoro femminile (SAFFA). Durante il corteo sfila una carrozza memorabile a forma di lumaca, chiamata “suffragio femminile”. Le organizzatrici sono aspramente criticate per la lumaca, che viene da alcuni considerata addirittura un segno dell’immaturità politica delle donne.
Credito fotografico: Archivio sociale svizzero, Sozarch_F_Fb-0021-29
Credito fotografico: Archivio sociale svizzero, Sozarch_F_Fd-0005-01
Lo sapevi?
Nel 1948 in tutta la Svizzera si celebrano i 100 anni della Costituzione federale e “La Svizzera, un popolo di fratelli”. Le associazioni femminili svizzere interpretano il motto come “un popolo di fratelli senza sorelle” e presentano al Consiglio federale una mappa simbolica dell’Europa con una macchia nera al centro. All’epoca, infatti, tutti i paesi europei, ad eccezione della Svizzera, del Liechtenstein e del Portogallo, avevano già introdotto il diritto di voto per le donne.
Credito fotografico: Archivio sociale svizzero
Lo sapevi?
Nel 1957, durante il referendum per rendere obbligatoria la protezione civile per tutte le donne svizzere, esplode uno scandalo: le donne della comunità vallesana di Unterbäch, con il sostegno del Consiglio comunale, si recano a votare. Il Consiglio dichiara che, secondo la costituzione, i comuni sono legalmente responsabili della compilazione delle liste elettorali. Partecipano 33 delle 84 donne di Unterbäch che potenzialmente hanno diritto di voto. Katharina Zenhäusern, moglie del sindaco di Unterbäch, è la prima donna svizzera a infilare una scheda elettorale in un’urna elvetica. Poiché la partecipazione delle donne non ha ancora una base giuridica, i voti femminili devono essere raccolti in un’urna separata (così da lasciare quelli degli uomini validi) e annullati. Tuttavia, questo primo voto delle donne scrive una pagina importante della storia svizzera, perché fornisce la spinta per la successiva introduzione ufficiale del suffragio femminile.
Citazione
“Le donne svizzere qui riunite chiedono il pieno diritto di voto a livello federale, cantonale e comunale. La Convenzione del Consiglio d’Europa per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali potrà essere firmata solo quando non ci saranno più riserve sul diritto di voto.
La parità giuridica di genere è un importante prerequisito per il conseguimento effettivo dei diritti umani. Tutte le riserve proposte mettono in discussione la credibilità del nostro Paese come Stato di diritto e democrazia.
Invitiamo pertanto tutti i politici e gli elettori ben disposti ad adoperarsi per realizzare il suffragio femminile nella Confederazione, nei cantoni e in tutti i comuni nel più breve tempo possibile.” (Emilie Lieberherr, 1969)
Credito fotografico: Archivio sociale svizzero, Sozarch_F_Fd-0003-14
Lo sapevi?
In seguito agli sviluppi a livello federale, la maggior parte dei Cantoni introduce contemporaneamente al diritto di voto federale per le donne, o poco dopo, anche il diritto cantonale e in parte quello comunale (7.2.1971: Argovia, Friburgo, Sciaffusa, Zugo, 1971-1972: Glarona, Soletta, Berna, Turgovia, San Gallo, Uri, Svitto, Svitto, Grigioni, Nidvaldo, Obvaldo). Nel Canton Giura il suffragio femminile è stato introdotto direttamente al momento della sua fondazione nel 1977. Alcuni cantoni ritardano l’introduzione del suffragio femminile fino agli anni ‘80. Nel cantone di Appenzello Esterno, solo nel 1989 una piccola minoranza della comunità rurale si è pronunciata a favore del suffragio femminile. Nel cantone di Appenzello Interno è addirittura necessaria una decisione del tribunale federale: il 27 novembre 1990 il Tribunale federale ha stabilito che anche le donne di Innerrhoden avevano diritto di voto con effetto immediato; il 28 aprile 1991 le donne del Cantone di Appenzello Interno hanno potuto votare per la prima volta a livello cantonale.
Fonti:
- Commissione federale per le questioni femminili (2001): Donne Potere Storia. Donne e parità in Svizzera 1848 – 1998.
- Ruckstuhl, Lotti (1986): Il suffragio femminile in Svizzera. Storia di una conquista. Bonstetten: Interfeminas Verlag. Edizione italiana a cura di Iva Cantoreggi.
- «Donne e elezioni» – Attuale fascicolo della Cancelleria federale in occasione delle elezioni parlamentari del 2019
- Il sito del Parlamento dedicato alle donne politiche è volto a incoraggiare le donne a impegnarsi in politica e a seguire le orme delle pioniere che nel 1971 si sono per la prima volta insediate nell’Assemblea federale.